LA FESTA DEL RITORNO «Sembra che tutto nasca da
quel fuoco crepitante e dallo sciame di scintille sollevate dal vento
notturno» scrive il critico Alfonso Berardinelli a proposito della
Festa del ritorno. Ed è proprio così: in questo racconto di un padre
e di un figlio Carmine Abate porta la temperatura della narrazione e quella
della sua lingua a un punto di perfetta fusione, regalandoci un romanzo
magico, sospeso tra il realismo di vite scandagliate nella loro quotidiana
fatica e l’incanto che nasce dallo sguardo di un bambino. |
Recensioni | ||
Valeria Parrella |
Grazia n. 50 |
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Annarita Paliani |
Leggere:tutti Marzo 2015 |
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Salvo Fallica |
La Sicilia del 26/01/2015 |
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L'Adige del 31/12/2014 |
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Giuseppe Marchetti |
La Gazzetta di Parma del 24/12/2014 |
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L'Adige del 20/12/2014 |
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Claudio Baroni |
Giornale di Brescia del 20/12/2014 |
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Claudio Toscani |
Osservatore Romano del 18/12/2014 |
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Marco Scolesi |
La Riviera del 18/12/2014 |
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Flavio Di Giuseppe |
La Repubblica del 11/12/2014 |
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"Solo scrivendo di lui mi sono riavvicinato a mio padre emigrante" |
Nicola Rocchi |
Giornale di Brescia del 27/11/2014 |
Giovanni Accardo |
Alto Adige del 27/11/2014 |
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Il grande fuoco che non muore nella perenne Festa del ritorno |
Domenico Nunnari |
Gazzetta del sud del 25/11/2014 |
Carlo Martinelli |
Il Trentino del 24/10/2014 |
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Carlo Martinelli |
Alto Adige del 24/10/2014 |
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Giuseppe Colangelo |
L'Adige del 21/10/2014 |
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Corriere del Trentino del 21/10/2014 |
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"La festa del ritorno" Mondadori 2004
pp. 163 Euro 7,80 A due giorni dalla pubblicazione, Andrea Di Consoli su L'Unità e Angiola Codacci-Pisanelli su L'Espresso hanno parlato dell’ultimo libro di Carmine Abate: La festa del ritorno. "Un romanzo così caldo, linguisticamente vivo (calabrese, arbëresh e italiano mescolati con raro equilibrio), così mitologico, così importante, soprattutto perché restituisce un'immagine forte dell'infanzia… Ci piacerebbe saperlo letto da tutti…" scrive Di Consoli. Su l'Espresso si parla del libro come "Uno dei migliori affreschi della via italiana al meticciato culturale" Immagino che questo sia solo l’inizio di una lunga serie di positivissime recensioni. Carmine Abate, molto amato in Italia dai suoi lettori, noto anche in Francia, Germania e Olanda, è stato recensito con parole elogiative dai più noti e affermati critici e scrittori italiani: Ermanno Paccagnini, Giulio Ferroni, Fulvio Panzeri, Sergio Pent, Giuseppe Traina, Mario Fortunato, Renato Nisticò, Armando Gnisci, Vincenzo Consolo, Eraldo Affinati, Guido Conti e molti altri. I suoi libri, vincitori di numerosi premi letterari anche internazionali, sono tradotti in molti paesi.
LA STORIA Un padre e un figlio. Il primo racconta la sua vita di emigrante, sospesa tra partenze e ritorni, tra Francia e paese; il secondo ricorda il suo spaesamento e la sua rabbia nei periodi senza il padre, ma anche l’incanto dell’infanzia, immersa in un paesaggio vivido, esuberante. Davanti a loro, un grande fuoco acceso sul sagrato, la notte di Natale. Tutti e due hanno un segreto da nascondere, un segreto legato all’amore della figlia maggiore per un uomo misterioso. Un enigma che si svela poco a poco, fino all'inattesa conclusione. Ambientato in un paese arbëresh della Calabria e narrato da due voci inconfondibili per l’abile intarsio di parole e ritmi plurilinguistici, La festa del ritorno è insieme romanzo di formazione, storia d’amore, atto di denuncia verso le condizioni di vita che spingono tanta gente del sud a cercare fortuna emigrando. Un romanzo insolito e intenso sulla fatica di crescere, lo strazio dell’addio, il senso della vita. “La festa del ritorno” (Mondadori, pag. 161, Euro 7,80) è un romanzo intenso sulla fatica di crescere, lo strazio dell’addio, il senso della vita. Oltre al fresco Premio Selezione campiello, è tra i tre vincitori del Premio Napoli ed è stato recensito con entusiasmo dalla stampa: Alcuni giudizi sulla Festa del ritorno: Un piccolo gioiello di racconto-poema, che vede protagonisti un padre e un figlio. Un romanzo sincero, in cui i sentimenti hanno un valore legato alla tradizione della terra. Un romanzo poetico, struggente e narrativamente ammaliante. Un romanzo così caldo, così linguisticamente vivo, così importante, soprattutto perché restituisce un'immagine forte dell'infanzia … ci piacerebbe saperlo letto da tutti…" Uno dei migliori affreschi della via italiana al meticciato culturale.Viene in mente “Mystic River”, il thriller da cui Clint Eastwood ha tatto il suo ultimo film. Un romanzo bello e avvincente dall’inizio alla fine. Una festa della scrittura. Anche in questo caso Abate ha colpito il bersaglio in pieno, donandoci un testo di esemplare compattezza ed equilibrio tra le parti. Abate è un caso, in Italia più unico che raro, di scrittore che sa unire una traboccante inventività con una cura raffinata dell’articolazione narrativa e dell’impasto linguistico. "Uno scrittore che si distingue per visione civile del mondo, impegno della memoria e originalità di scrittura."
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Recensioni | |
Intervista di Maria Serena Palieri - l'Unità - |
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In allegato all'Unità - |
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Intervista di Paolo Pegoraro - Letture n.615 |
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Rai Educational |
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Livia Frigiotti - La Rivista
Bombacarta gas o line |
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Nicola Bavasso - La Provincia
Cosentina |
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Alfonso Berardinelli - Il Foglio |
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Raffaele Taddeo - El-Ghibli |
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Vincitore del Premio Corrado Alvaro | |
Inseguendo il cuore antico di Calabria |
Sergio Pent - La Stampa 4 settembre 2004 |
Campiello 2004, sbarca l'emigrazione. Ottimo Abate |
Selena Delfino - Vita 1 settembre 2004 |
Il festoso ritorno alle radici |
Gualtiero Canzoni - Gazzetta del Sud 1 settembre 2004 |
TransiCampiello |
Stefano Mola - www.transpi.net 29 agosto 2004 |
Abate: Nella “Festa del ritorno” c’è la mia vita |
Fulvio Toffoli - Il Piccolo di Trieste 29 agosto 2004 |
La difficile formazione di Marco |
Giulio Galetto - BresciaOggi e L'Arena 29 agosto 2004 |
Gli autentici valori della famiglia |
Giovanvincenzo Santagada - Il Quotidiano 14 agosto 2004 |
Sulla via del ritorno Abate riconcilia il popolo «arberesh» |
Fulvio Panzeri - Avvenire 12 agosto 2004 |
Una penna intinta nell’inchiostro della lontananza |
Walter Mauro - Il Tempo 8 agosto 2004 |
La festa del ritorno "Storia di emigranti e di antichi ricordi" |
m.a - Il Quotidiano 5 agosto 2004 |
Carmine Abate: L’Odissea dei migranti (Intervista) |
Andrea di Consoli - L'Unità 26 luglio 2004 |
Spertina nel vento |
Paolo Ghezzi - L'Agige luglio 2004 |
Intervista di Stas' Gawronski | luglio 2004 - RAI Libro |
La festa del ritorno |
Claudio Toscani - La Gazzetta di Parma 29 luglio 2004 |
La festa del ritorno |
Jaco - Jacoit 17 luglio 2004 |
La festa del ritorno |
Francesco Roat - Rivista Inchiostro luglio/Agosto 2004 |
Vari - giugno 2004 | |
La festa del ritorno |
Roberto Carnero - Famiglia Oggi giugno-luglio 2004 |
Abate, il ritorno dell'emigrante, fra identità e nostalgia |
Sergio Frigo - Il Gazzettino 27 giugno 2004 |
La festa di Abate |
Nicola Bavasso - La provincia cosentina 18 giugno 2004 |
La festa del ritorno |
Rosanna Volpe - Il Lametino 1-15 giugno 2004 |
Koinè affettiva tra padre e figlio |
Lorenzo Tomasin - Il Corriere del Trentino 12 giugno 2004 |
Meglio la mitologia del psicodramma |
Paolo Pegoraro - Letture giugno 2004 |
La festa del ritorno |
Raffaele Taddeo - El-Ghibli.org giugno 2004 |
La festa del ritorno |
Giuseppe Traina - L'Indice maggio 2004 |
Una realtà da favola |
Antonio Stanca - Educazione&Scuola 29 maggio 2004 |
La festa del ritorno |
Guido Caserza - Il Mattino 9 maggio 2004 |
Ritorno a Hora, dove tutto inizia |
Ermanno Paccagnini - Corriere della Sera 9 maggio 2004 |
Abate, è vera festa |
Giuseppe Colangelo - L'Adige 20 aprile 2004 |
L'esilio rimane in agguato |
Giuseppe Amoroso - La Gazzetta del Sud 20 aprile 2004 |
Le vite spezzate degli emigranti |
Domenico Nunnari - La Gazzetta del Sud 4 aprile 2004 |
La festa del ritorno "Storia di un emigrante" |
Nicola Chivasso - La Provincia Cosentina 1 aprile 2004 |
Il ritorno del padre "prodigo" |
Andrea Di Consoli - L'Unità 21 marzo 2004 |