TERRE DI ANDATA
(Poesie & proesie, pag. 160, Euro 14,00)

Scrittore plurale (arbëresh calabrese italiano tedesco-germanese trentino), Abate manifesta in questi testi le tappe di un concretissimo viaggio su e giù per l’Europa e di un viaggio della mente e del cuore dentro una non meno tangibile e quotidiana esperienza multiculturale. È un procedere sostenuto, trascinante col suo ritmo da treno in corsa, lungo gli anni e i luoghi di una storia di emigrazione da cui nasce una poesia di appartenenze-distanze, di nostalgie cercate e respinte, di incontri-scontri. Aggirato il monolite identitario, evitati il cosmopolitismo di maniera e la facile sublimazione del meticciato, la parola va a esplorare la faglia dove risiede la problematicità del vissuto migrante. La parola, per i sentieri salvifici che ogni poesia tenta, trova esito in potenti figurazioni simboliche e, spesso armata di ironia e autoironia, si distende in vere e proprie narrazioni (il diario, l’aneddoto, la favola, la lettera, il racconto surreale). Da qui anche una fisionomia stilistica frontaliera, apertamente formalizzata in quelle che l’autore chiama «proesie», ma camuffata con mutue contaminazioni di prosa e poesia, in gradazioni varie. Così la parola, frequentando irriducibili complessità, anch’essa mai stabile, finisce per giocare con la differenza delle lingue, diviene parola rapportata, smontata, sfigurata, ri-significata. Eppure la pronuncia soggettiva attraversa qui un’altra grande frontiera, parte dall’io per arrivare a un noi che parla a ogni uomo, perché, aldilà di reali vite sradicate, la vita di tutti noi si gioca fra i poli dell’errare e del dimorare. Abate sa restituire tutta la dimensione di questa condizione dell’esistere e, infine, dà una patria all’anima nomade: l’amore per una donna cui è dedicata l’ultima sezione della raccolta; l’estremo, aperto confine delle «terre d’andata». 

Recensioni e segnalazioni

Terre di andata di Giuseppe Lupo Poesia, marzo 2012
Scritture parallele di Gianluca Bocchinfuso Il Segnale, dicembre 2011
Come se non fossimo immigrati di Roberto Carnero Il Sole 24 ore, 13 novembre 2011
Terre di andata – metafora della vita di Giuseppina Rando Literary, 11/2011
Nessuna divisione, vivo per addizione di Maiassunta Veneziano Calabriaora, 7 novembre 2011
Terre di andata di Guido Caserza Il Mattino, 3 luglio 2011
La patria e le radici di una «emigrazione all’italiana» in Abate di Pierangela Rossi Avvenire, 25 giugno 2011
Viaggio d'immagini tra paesi e sentimenti di Silvano Trevisani Corriere del giorno, 17 giugno 2011
Terre di andata di Raffaele Taddeo El Ghibli, giugno 2011
Terre di andata di Marino Magliani La poesia e lo spirito 17 giugno 2011
Il linguaggio dei versi per il diario personale? di Angela De Lorenzo Il Crotonese, 11 giugno 2011
Andata senza ritorno? di Francesco Fusca Diritto di cronaca, 4 giugno 2011
Contro le etichette di Stefano Zangrando Trentino (mensile), maggio 2011
Nelle ardite "proesie" di Carmine Abate l'anima nomade cerca (e trova) le sue terre di Filippo Veltri Gazzetta del sud, 19 maggio 2011
La Calabria al Salone del Libro   Il Domani, 16 maggio 2011
Pensieri sul dolore dell’essere stranieri di Giuseppe Colangelo  l'Adige, 9 maggio 2011
Quelle «proesie» di Carmine Abate di Francesco Sorgiovanni Il Quotidiano della Calabria, 20 aprile 2011
In viaggio di Claudia Gelmi  Corriere del Trentino, 19 aprile 2011
Libri: Abate tra poesie e «proesie» di Maria Viveros  Trentino, 19 aprile 2011