Soprattutto -
La rivista del week-end
Venerdì 3 novembre 2000 Libri a cura di Bruno Barba
Carmine
Abate, originario di Carfizzi (Crotone), è un arberesh, termine che indica
la comunità albanofona sparsa in varie regioni meridionali, stabilitasi in
Italia diversi secoli fa per sfuggire all’oppressione turca. Il suo
romanzo, “Il ballo tondo” (Fazi, 216 pagine, 22.000 lire), è
caratterizzato da uno stile personalissimo, nel quale emerge prepotentemente
il tema dell’identità culturale. Per esempio laddove il protagonista,
figlio di un arberesh emigrato in Germania, chiede insistentemente al maestro
di parlare in albanese. Uno dei pregi più evidenti di Abate è proprio la
sua capacità di inserire il continuo riferimento alla propria identità
culturale in un contesto stilistico modernissimo, quasi d’avanguardia, dove
l’antico e il moderno si intrecciano magistralmente, senza che l’uno
soffochi mai l’altro. Rapsodico e affascinante, “Il ballo tondo” è un
canto appassionato che ci invita a guardare il fenomeno migratorio di oggi
con spirito costruttivo, perché la comunicazione fra culture diverse può
essere fonte di arricchimento per tutti. |