Soprattutto - La rivista del week-end
Venerdì 3 novembre 2000
Libri a cura di Bruno Barba



Voci d’Albania


Alessandro Michelucci


Carmine Abate, originario di Carfizzi (Crotone), è un arberesh, termine che indica la comunità albanofona sparsa in varie regioni meridionali, stabilitasi in Italia diversi secoli fa per sfuggire all’oppressione turca. Il suo romanzo, “Il ballo tondo” (Fazi, 216 pagine, 22.000 lire), è caratterizzato da uno stile personalissimo, nel quale emerge prepotentemente il tema dell’identità culturale. Per esempio laddove il protagonista, figlio di un arberesh emigrato in Germania, chiede insistentemente al maestro di parlare in albanese. Uno dei pregi più evidenti di Abate è proprio la sua capacità di inserire il continuo riferimento alla propria identità culturale in un contesto stilistico modernissimo, quasi d’avanguardia, dove l’antico e il moderno si intrecciano magistralmente, senza che l’uno soffochi mai l’altro. Rapsodico e affascinante, “Il ballo tondo” è un canto appassionato che ci invita a guardare il fenomeno migratorio di oggi con spirito costruttivo, perché la comunicazione fra culture diverse può essere fonte di arricchimento per tutti.