Un mosaico di luce amore e coraggio
di Paolo Pegoraro
Carmine Abate è uno scrittore di luce piena non solo
perché le sue storie scorrono durante estati abbacinanti ove male e morte sono
"ombre", piuttosto perché i suoi personaggi gustano i bisogni primari
dell’esistenza (cibo, sesso, libertà, felicità) con curiosità, esuberanza e
innocenza animale. Le metafore confermano: il piccolo Zef, più che un bambino, è
un cucciolo umano. Cifra del suo stile è una genuinità che solo lo snobismo
corrivo scambia per anacronistica ingenuità. Mentre a Hora, il Paese,
disillusione e paura non esistono perché si vive con l’immediatezza delle
intuizioni emozionali; e se qualcuno vuole proprio ingabbiarsi nelle strettoie
del raziocinio macererà tra sé solo la meschinità dei propri rancori.
Il mosaico del tempo grande concerta con stilizzata naturalezza l’educazione
sentimentale di Michele, una detective story sul tesoro trafugato dal misterioso
Antonio Damis e le epopee degli esuli albanesi, costretti al mare prima dalle
invasioni ottomane nel ’400, poi dalla dittatura comunista di Enver Hohxa. La
storia di cinque generazioni, sempre salvate dall’amore delle loro donne, si
alterna e completa, costruendo l’unico "mosaico del tempo grande" capace di
orientare il presente. «Non ci siamo persi e non lo saremo fino a quando
conserveremo memoria di chi eravamo e da dove veniamo» dice il papàs Dhimitri.
Perché sprezzo del proprio passato e perversione del senso si accompagnano:
infatti il coltello di Scanderbeg recuperato nell’avita chiesa ortodossa,
obliata e prossima alla demolizione, invece di unire gli amici come un tempo,
ora li divide. Lezione di attualità per un’Europa dimentica di sé e, per questo,
terrorizzata dall’Altro.
La lingua formulaica di Abate ci sembra, in quest’ultimo volume, colmare la
misura: un miracoloso equilibrio di albanese, lëtirë (calabrese), arbëresh e
birignao d’italiano e inglese che comunica anche quando, non tradotto, promana
tutta la sua segreta pregnanza. Abate è uno scrittore innamorato proprio perché
sa trattenersi, invita a immaginare, addita soglie senza violarle.