Club 3, Aprile 2006 Culture Con Il mosaico del tempo grande Carmine Abate si conferma narratore di polso, capace di coniugare una suadente affabulazione con sentimenti ed emozioni profonde, di mescolare storie collettive e personali in un gioco di specchi che legano il passato al presente. La vicenda del giovane neolaureato Michele che sta per lasciare Hora, il paese calabrese fondato da esuli albanesi e dove si parla ancora oggi la loro lingua arbėreshe, quando rimane folgorato dall’arrivo di una misteriosa e affascinante ragazza, inizia da lontano. Da Sandenberg, l’eroe nazionale albanese del 1400, per terminare ai giorni nostri, collezionando storie di amore e di maledizione, ricche di colori e di sapori, di musiche, esaltate da uno scoppiettante plurilinguismo. |