La Provincia Cosentina
12 febbraio 2005

Tra due mari, lì dove si era fermato Dumas...
Passioni, colori e profumi di una Calabria remota
 di Nicola Bavasso


Non si sono spenti ancora i fari della ribalta per Carmine Abate reduce da un 2004 di strepitosi successi con “La festa del ritorno” (vincitore del Premio selezione Campiello, Premio Napoli e Premio Corrado Alvaro e al momento finalista del “Premio di letteratura giovanile”), che la Mondadori pubblica nella prestigiosa collana degli Oscar, la nuova versione di Tra due mari (pp.196, euro 7,80) uno dei più bei romanzi dello scrittore arbëresh.
Lo “strillo” di copertina firmato da uno dei più importanti giornali del mondo, il francese Le Monde, che definisce Abate “un narratore formidabile”, del resto la dice lunga sulla ammaliante storia con la quale lo scrittore di Carfizzi ha intessuto la trama di un racconto in cui si dipana il sogno di Giorgio Bellusci di aprire una locanda in un polveroso paesino della Calabria in cui si era fermato Alexandre Dumas. Nel secondo dopoguerra, in questo stesso sperduto posto cotto dal sole e pervaso di profumi inebrianti, arriva Hans Heumann, giovane fotografo tedesco in viaggio alla scoperta dei luoghi remoti del Sud. Sarà proprio Giorgio Bellusci, ragazzo della sua stessa generazione, a guidarlo alla scoperta di un mondo fantastico pieno di luce e fitto di scenari straordinari. Il loro rapporto assopito dalla lontananza, dal tempo e dal destino, rimane comunque vivo e si rinsalda definitivamente proprio quando la figlia di Giorgio sposa il figlio di Hans. Dalla loro unione nascerà Florian, ragazzo diviso tra due mondi e due culture che racconta in prima persona la storia del nonno Giorgio, del suo segreto, della sua ossessione, della sua tenacia di ricostruire il vecchio casale del Fondaco del Fico, nonostante le sorti avverse del destino. Una storia raccontata con un incedere narrativo armonioso che fa del linguaggio il suo punto di forza. Un linguaggio originale e creativo, figlio di un plurilinguismo che rimane il fulcro del writing di Abate. Un romanzo vivace e denso di riferimenti, scritto con uno slancio narrativo straordinario nel quale si contraddistinguono personaggi carismatici e una grandiosa descrizione di luoghi opulenti e inesplorati che rimangono nel cuore e negli occhi del lettore. Con Tra due Mari il romanziere di Carfizzi immortala una Calabria centro del Mediterraneo, terra ricca di gente fiera depositaria di palpitanti passioni.
Con quest'opera, tradotta in numerosi Paesi, Carmine Abate conferma l'originalità della sua ispirazione e offre ai suoi numerosi lettori un romanzo esaltante, pieno di vita e ricco di odori e di suoni.
Non è dunque un caso se Tra due mari è risultato vincitore di ben sei prestigiosi premi letterari: “Società dei Lettori di Lucca”, “Domenico Rea – Ischia”, “Matelica-L. Bigiaretti”, “Premio internazionale Fenice Europa”, “Rhegium Julii” e il Premio internazionale “Feudo di Maida”.
Recensito con un giudizio molto positivo da autorevoli critici come Ermanno Paccagnini (Corriere della Sera) e Giuseppe Colangelo (L’Adige), Tra due mari si riconferma romanzo complesso e maturo che accredita Carmine Abate come uno degli scrittori più estrosi, originali e completi dell’odierno scenario letterario italiano.

NICOLA BAVASSO.