IL Messaggero
15 Ottobre 2002


Carmine Abate fa il bis e si aggiudica
il “Matelica -Libero Bigiaretti” con “Tra due mari”

Una vittoria sul filo di lana. Per soli due voti di differenza Carmine Abate, con il romanzo Tra due mari (Mondadori), ha vinto il premio biennale di narrativa “Matelica - Libero Bigiaretti", seguito da Roberto Pazzi con Conclave (Frassinelli) e Filippo Tuena con La grande ombra (Fazi). Assegnando ad Abate il riconoscimento per il secondo anno consecutivo, la giuria popolare, composta da professori, studenti, professionisti e operai, conferma la sua predilezione per lo scrittore italo-albanese, nato a Carfizzi in Calabria, emigrato in Germania e oggi professore in Trentino. Il premio, nato nel 1998 per volontà del piccolo comune marchigiano di Matelica, in memoria del suo scrittore e narratore Libero Bigiaretti, lo sceglie ancora una volta per la sua vitalità, la sua doppia anima che sposa e mette a confronto il freddo Nord con il caldo e soffocante Sud. La saga famigliare di Tra due mari si consuma infatti tra due poli spaziali e interiori, il paesino calabrese di Roccalba, «appoggiato come un ferro di cavallo su una collina tra due mari, lo Ionio e il Tirreno», e Amburgo con il suo gelido Mar del Nord. Sarà Florian Heumann, metà tedesco e metà calabrese, diviso tra i due mondi l'uno opposto all'altro, a chiudere il cerchio, ritornando alle origini e realizzando il sogno del nonno.