Italia Oggi
Sabato 2 dicembre 2000
Cos’altro c’è da leggere



Il ballo tondo


Guido Conti


La buona letteratura presto o tardi riesce sempre a imporsi tra i lettori e gli editori accorti. Così Carmine Abate, nato a Carfizzi, un paese calabrese dalle origini albanesi, insegnante a Trento dove vive da anni, si è rivelato come una delle voci più vere e originali della nostra nuova letteratura. “Il ballo tondo”, riedito da Fazi dopo che nel ‘91 era uscito da Marietti, (e già questo è un successo) fa parte di una trilogia tutta legata alle storie delpaese di Hora, un paesino calabro fondato dagli albanesi fuggiaschi dalla patria per colpa dell’invasione turca, e alla cultura Arberesche, che comprende il romanzo “La moto di Scanderbeg”, Fazi, 1999, che ha rivelato l’autore, e illibro di racconti “Il muro dei muri”, Argo1993.
“Il ballo tondo” è la saga familiare e corale insieme, che ruota attorno alpiccolo Costantino che sogna aquile a due teste che volano sull’Adriatico, a suo padre detto il Mericano perché migrato in America in cerca di fortuna e di soldi per ricostruirsi la casa distrutta durante il temporale che ha accompagnato lanascita di Costantino; al nonno che racconta nella vecchia lingua albanese, l’arberesh, storie mitiche e favolose al nipote e al suo maestro di scuola. In casa girano le sorelle pronte da marito, che hanno vissuto storie d’amore brucianti e che, vergognose, abbassano sempre gli occhi di fronte all’amico di papà, tornato insieme a lui dall’America e in cerca di moglie.
La bellezza della prosa di Abate sta nella felicità del racconto. Il piacere della lettura, a parte un’abile capacità compositiva e al talento naturale del narratore, sta nel tono realistico e favoloso insieme, dove anche le parole arberesh, veramente incomprensibili, diventano echi di suoni mitici, formule magiche che ridanno vita ai fantasmi e ai ricordi di un mondo non ancora del tutto perduto nella memoria. CON ABATE SIAMO IMMERSI IN UNA CULTURA non di minoranze, ma che è italiana ed europea insieme (il romanzo è stato tradotto in Germania, Albania e Kosovo) dove si racconta la storia degli italiani di umili origini costretti a emigrare per lamiseria in America, le cui radici sono sulla sponda opposta del Mediterraneo. La miglior letteratura italiana di oggi è dentro i problemi sociali più di quanto non si creda. Per capire immigrazioni, problemi sociali, conflitti, miti e linguaggi di oggi, è necessaria la letteratura di autori come Abate. Bisognerebbe consigliare questi libri ai politici perché spesso dimenticano la vera realtà del paese che solo la verosomiglianza del racconto o del romanzo riesce filtrare e a restituire nella sua più complessa chiarezza.